Nella serata di domenica 18 febbraio Cinisello Balsamo ha ospitato Laura Boldrini che, presso la sala consiliare cittadina in cui si è tenuto un convegno elettorale di "Liberi e Uguali", ha parlato agli astanti alla presenza anche di Onorio Rosati (candidato presidente alla Regione Lombardia) e Giulio Cavalli (candidato alla Camera dei Deputati).

Così la presidente della Camera: «Ho scelto di fare una campagna elettorale in semplicità, con la mia presenza, non come presidente della Camera, ma come una semplice candidata alla Camera dei Deputati».

Prosegue Boldrini: «Ho pensato che questo fosse il modo più coerente per me di fare campagna elettorale, come l'avevo fatta nel 2013. Non ho voluto chiudermi nelle sale dorate di Roma, tra gli arazzi e i velluti rossi, ho presieduto Montecitorio, mi sono assunta molte responsabilità, ho cercato di dare segnali di sobrietà, ho tagliato 350 milioni di euro al budget della Camera e ho tagliato il mio stipendio del 30% e anche i miei collaboratori e collaboratrici hanno fatto altrettanto. Perché un segnale di sobrietà bisognava darlo».

Una Boldrini che in questi anni ha cercato «di fare la presidente anche uscendo dal palazzo, andando nelle grandi periferie della città, come per esempio Quarto Oggiario, realtà sociali che sono più grandi dei centri delle città stesse».

Poi inevitabile un passaggio sull'antifascismo che tiene banco in questi giorni: «Voglio rendere omaggio all'antifascismo e alle donne della Resistenza, al ruolo che hanno avuto nella Liberazione, sono state partigiane (35.000), staffette, hanno rischiato tanto, sono state arrestate, violentate e uccise».

Convegno Boldrini Cinisello "Liberi e Uguali"

La presidente della Camera spiega: «Ci siamo rilassati e si sono insinuate nuove realtà, sempre più spesso gruppi di ispirazione fascista e nazista fanno azioni provocatorie e violente sul territorio in tante località e anche lo squadrismo digitale: ci sono nel web migliaia di pagine che inneggiano al fascismo e al nazismo. Non possiamo sottovalutare questo. Dopo i fatti di Macerata, Traini spara a uomini con la pelle nera e fa il saluto romano. M5S diventa che bisogna abbassare i toni? Si scende in piazza e si dice "no", non si sta a casa e zitti».

E poi aggiunge: «Quando non si fa chiarezza si perde contatto con l'elettorato, in questo ha sbagliato anche Renzi: alla manifestazione il Pd non c'era».

Infine chiude: «Troppa distrazione e troppe sottovalutazioni. Questi soggetti, questi partiti, si stanno insinuando nelle istituzioni e noi stiamo a guardare? Io penso che quindi sia responsabilità nostra, come forza politica di sinistra, progressista, mettere questo al numero uno dell'agenda, perché noi abbiamo la responsabilità morale di dire "No pasaran"».