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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via XXV Aprile

Ghilardi (Lega): «Volontariato per i profughi, ecco perché dico di no»

Il consigliere comunale della Lega reagisce alla decisione presa dalla giunta di Cinisello: «Piuttosto che fare lavorare loro, meglio pagare i cinisellesi disoccupati coi voucher»

Dopo la notizia diffusa dall’amministrazione comunale di Cinisello Balsamo relativa al coinvolgimento dei profughi in lavori di volontariato per la città, arriva la reazione del consigliere comunale della Lega Nord Giacomo Ghilardi.

Così il leghista: «Sindaco e giunta si lodano e sbandierano ai quattro venti la notizia di avere coinvolto questi presunti profughi in attività di volontariato per la città».

E continua: «Preciso al sindaco che la parola volontariato significa un'attività di aiuto e di sostegno messa in atto da soggetti privati o associazioni, generalmente non a scopo di lucro. In realtà, come già specificato più volte sui media e in consiglio comunale dalla Lega Nord, questi "clandestini" sono regolarmente e lautamente retribuiti tramite contributi statali a differenza dei nostri concittadini disoccupati e in difficoltà che lo Stato e il Comune mettono in secondo piano».

Articola Ghilardi: «Ricordo che solo per la loro presenza sul territorio lo Stato spende 47 euro al giorno nonostante ancora non gli sia stato riconosciuto alcun status di profugo dalla prefettura e stando ai dati ufficiali 9 su 10 di loro, essendo clandestino, non lo otterrà mai».

Poi scende nel dettaglio della proposta dell’amministrazione comunale: «Nello specifico puntualizzo che l'accompagnamento di persone che necessitano di cure prevede una preparazione specifica e mi domando se sia opportuno far effettuare questi lavori estremamente delicati a persone di cui non si conosce l'identità e che non possiedono l'esperienza per compierli».

Ghilardi propone un’altra via: «Sono fortemente contrario all'ipotesi di inserire qualche presunto profugo per lo svolgimento di attività socialmente utili. I lavori socialmente utili, come già effettuato dal sindaco di Padova Massimo Bitonci e da altri sindaci leghisti, dovrebbero essere affidati prima ai cinisellesi in difficoltà pagandoli con il sistema dei voucher, anche se, voglio essere chiaro, sappiamo bene che non rappresentano una soluzione, ma solo un tampone per le situazioni emergenziali. Questa e' sicuramente una proposta che porterò in consiglio comunale».

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