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La sindaca firma il piano per accogliere i migranti, su Facebook: «che venga violentata»

È successo a Cinisello Balsamo, la prima cittadina ha annunciato un'azione legale

«Quella grandissima p...» e ancora «che venga violentata». Sono solo due degli insulti che si è vista recapitare sulla sua pagina Facebook Siria Trezzi, prima cittadina di Cinisello Balsamo, comune alle porte di Milano. La causa? Il fatto che la sindaca avesse siglato in Prefettura il piano di accoglienza migranti.

Non è il primo episodio. «È già successo altre volte in precedenza, ma questa volta non voglio più fare finta di nulla», ha spiegato la  Trezzi sulla sua fanpage dove ha pubblicato integralmente l'insulto.

«Si può essere in disaccordo con le scelte politiche ed amministrative, avere visioni diverse della società, ma sono convinta che ci siano dei limiti che non debbano essere oltrepassati». La questione finirà in tribunale, per il cittadino che ha pubblicato il commento scatterà una denuncia: «Credo che sia giusto e doveroso denunciare chi usa termini di tale violenza contro le donne, oppure razzisti, sessisti, omofobi, perché è ora di porre un argine alla deriva a cui alle volte si assiste da parte di certi individui, dai social network fino alle azioni reali».

Il post della prima cittadina di Cinisello è stato condiviso da numerosi esponenti del Partito Democratico di Milano che hanno espresso solidarietà. «Massima solidarietà Siria, non passeranno», ha scritto Pietro Bussolati, segretario del Pd a Milano. «Ho condiviso la foto del tuo post...dire che sono schifata è minimizzare quello che sto provando — ha aggiunto Giancarla Marchesi, sindaca di Cesate —. Un grande abbraccio e la mia più sincera solidarietà».

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