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Il Comune fa chiarezza: «Ecco gli aumenti per introduzione Tares»

Dopo le polemiche per la prima rata della Tares a Cinisello Balsamo (pagata entro il 30 settembre) l'amministrazione precisa la situazione con un comunicato stampa spiegando i costi per famiglia e per le aziende

Dopo le polemiche per la prima rata della Tares a Cinisello Balsamo (pagata entro il 30 settembre) l'amministrazione precisa la situazione con un comunicato stampa.

«Il nuovo tributo Tares che ha sostituito la Tia (Tassa di igiene ambientale) è frutto di una scelta che deriva da un preciso obbligo imposto dalla legge 214 del 2011 e non da una decisione spontanea dell’amministrazione comunale».

«Nel calcolo della tariffa è stato riconfermato il criterio di ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non, così come sono stati riconfermati i coefficienti di calcolo che stanno alla base della tariffe per la quota del tributo fissa (superficie degli immobili) e variabile (numero dei componenti e quantità di rifiuto prodotto) già stabiliti nel 2012 con l’applicazione della tariffa ambientale».

«Tuttavia il calcolo della singola tariffa dipende anche dai costi di gestione del servizio, in alcune voci aumentati rispetto al 2012 (trasporto, smaltimento, trattamento, recupero, spazzamento e lavaggio strade), oltre a un aumento inflattivo».

«Per quanto riguarda l’impatto sulle famiglie, l’aumento oscilla tra importi che mediamente vanno dai 3,50 euro (per un nucleo di 3 componenti), ai 5 euro (per un nucleo di 4 persone) fino ai 12/15 euro (per i nuclei con 5 o 6 componenti). Anche per quanto concerne i box, l'aumento è contenuto in circa 1,40 euro all'anno».

«Più articolato il discorso relativo alle utenze non domestiche dove, in generale, si assiste a una rimodulazione del carico della tariffa in relazione alla tipologia, favorendo quelle categorie che producono una quantità inferiore di rifiuti». 

«In particolare sono previsti aumenti che mediamente si aggirano intorno al 12% per alcune categorie produttive o di servizi: alberghi con ristorazione, ristoranti, pizzerie, pub, mense, birrerie, ortofrutta, bar, caffè, pasticcerie, ipermercati di generi misti, dovuti all'elevato livello dei coefficienti stabiliti per legge o all'elevata superficie imponibile, oltre ovviamente ai costi industriali del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Al contrario sono previste diminuzioni per alberghi senza ristorazione, plurilicenze alimentari, negozi di beni non deperibili». 

«Per le attività che producono rifiuti speciali pericolosi o avviano al recupero i loro rifiuti sono previste  a conguaglio riduzioni sull’importo dovuto. In ogni caso i cittadini che riscontrassero anomalie o errori nel calcolo sono invitati a recarsi presso gli sportelli del "Settore Entrate"».

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