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Nuove regole per l'assegnazione delle borse di studio, Fumagalli: «Premiamo l'eccellenza»

Approvato in consiglio comunale nella seduta di giovedì 30 gennaio il nuovo regolamento per l’assegnazione delle borse di studio agli studenti. Diverse le novità rispetto al precedente regolamento. L'assessore all'istruzione: «Si premia il merito che porta all’eccellenza»

Approvato in consiglio comunale nella seduta di giovedì 30 gennaio il nuovo regolamento per l’assegnazione delle borse di studio agli studenti. Diverse le novità introdotte rispetto al precedente regolamento.

La prima riguarda le classi di riferimento: saranno considerate non più tutte le classi delle secondarie di primo grado e superiori, ma la classe terza della scuola secondaria di primo grado e la classe finale della scuola secondaria di secondo grado. A cui si aggiunge il diploma di laurea magistrale.

Cambiano anche i voti di riferimento: non più i voti dal 7 in su. Per la classe terza della secondaria di primo grado il voto non dovrà essere non inferiore a 9, mentre per l'ultima classe della secondaria di secondo grado non inferiore a 90/100 e per il diploma magistrale di laurea non inferiore a 105/110.

Inoltre per accedere alle borse di studio servirà un ulteriore requisito: non avere conseguito per il medesimo anno scolastico assegni o buoni studio regionali/nazionali, a eccezione di “dote scuola”.

Questo significa che rimarrà comunque il contributo a supporto della famiglie per l'acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche, strumenti per la didattica, sostegno per gli alunni con disabilità e rimborso spese.

Ma la novità più significativa riguarda i criteri di valutazione, mentre prima la votazione finale era espressa dalla somma del punteggio per merito e punteggio per reddito, ora vale solo il punteggio per merito. L'Isee entra in campo solo in caso di parità di punteggio.

L'assessore all'istruzione Maria Gabriella Fuagalli spiega: «Abbiamo voluto privilegiare l’eccellenza e concentrare l’assegnazione delle borse di studio all’ultimo anno delle scuole secondarie di I e II grado, aggiungendo come novità il percorso universitario».

Prosegue l'assessore: «Il premio arriva a fine percorso come incentivo al proseguimento della carriera scolastica. Nei criteri di assegnazione è preponderante il risultato scolastico indipendentemente dalla situazione economica».

Infine termina: «La nostra scelta va sicuramente a chi si è distinto con impegno e sacrificio per raggiungere risultati eccellenti. Si premia il merito che porta all’eccellenza».

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