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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Villa Ghirlanda non concessa per ricordare Woodstock, Bison: «Giunta ci ha censurato»

Il direttore artistico Ivano Bison polemizza dal palco della protesta: «Sono arrabbiato, indignato, la giunta ha avuto un atteggiamento censorio nei nostri confronti. A Cinisello Balsamo ci è stato impedito di celebrare un grande evento mondiale come Woodstock»

Nel pomeriggio di domenica 22 settembre si è tenuta, nell'area tra il centro culturale il Pertini e il Comune, una protesta (organizzatata dagli attivisti di "Up-Unione Popolare") per la mancata concessione della Villa Ghirlanda agli organizzatori della celebrazione del 50° anniversario di Woodstock.

La querelle tra organizzatori dell'evento e amministrazione comunale di Cinisello Balsamo è partita dallo scorso giugno e si è protratta fino a domenica scorsa con questa manifestazione di protesta e di musica.

A raccontare la vicenda ci ha pensato Ivano Bison, giornalista, cultore musicale e direttore artistico dell'evento che poi non si è tenuto in Villa Ghirlanda.

Questo il suo commento, datato 11 settembre, sulla vicenda che vi riportiamo integralmente così da tirare le fila sui fatti:

«Non potremo fare "Woodstock in Villa Ghirlanda". Dopo una lunga serie d'incontri oggi (11 settembre per chi legge, ndr) arriva il no definitivo: “Non siete autorizzati”. M'indigno.

«La giunta di Cinisello Balsamo ci nega la narrazione di un evento che viene celebrato in tutto il mondo e in molte città italiane. Sono indignato. Qualsiasi cosa possano addurre per giustificare il no a Woodstock, in Villa Ghirlanda di Cinisello Balsamo, gli amministratori delle giunta sanno che su questo stavamo lavorando da un anno».

«E che già il 9 giugno (giorno da noi indicato) ci avevano chiesto di rinviare a settembre. Cosa che abbiamo fatto, di buon grado. Fissata la data per il 22 di questo mese, sono insorte concomitanze di cui al momento degli incontri preparatori non eravamo stati messi a conoscenza. Solo successivamente, a fine luglio (con la nostra laboriosa fase preparatoria già molto avanzata) ci hanno posto il problema di sicurezza. Senza comunque escludere lo svolgimento dell'evento».

«Le nostre richieste erano state avanzate, come detto, già alla fine del 2018. E poi reiterate, con perfetto rispetto di ogni regola formale, dopo il rinvio di giugno. Abbiamo atteso (con pazienza) che gli organi preposti ci fornissero una risposta. Risposta arrivata solo oggi (11 settembre) e in forma negativa».

«Voglio anche segnalare che l'evento di "Woodstock in Villa Ghirlanda" sarebbe stato a ingresso libero. Vi avrebbero partecipato, a titolo completamente gratuito, circa 70 (settanta) musicisti, oltre a vario personale tecnico».

«Rivolgo le mie scuse per averli coinvolti, sottraendo del tempo prezioso alle loro attività professionali. Le molte associazioni cittadine, avevano accettato di contribuire all'organizzazione senza alcun scopo di lucro. Mi scuso anche con tutti loro. Il perché la giunta di Cinisello Balsamo abbia compiuto questa scelta mi è del tutto sconosciuto, poiché non vi erano questioni di ordine pubblico o altro: lo spazio adibito al "Cinema d'Estate" e il relativo palco sono perfettamente a norma come in un qualsiasi teatro».

«Cionondimeno, voglio porre una considerazione alla vostra attenzione: si tratta di una scelta della giunta, il cui carattere escludente è inequivocabile. Noi siamo, viceversa, per l'inclusione! Non pontifico, uso il plurale poiché, con molti altri avevo messo insieme un'organizzazione per divulgare il sapere musicale. Per narrare e suonare in piena armonia. Fare musica, per la musica».

«Non ci è permesso. Non serve certo un esperto di sociologia per spiegare il perché. La giunta che attualmente governa la nostra città forse non ha cognizione di cosa sia stato Woodstock. Un'ignoranza derivante dal gretto modo di trattare una materia che non si acquisisce perdendosi in foreste di bancarelle».

«Anzi, sarebbe stato complementare avere festeggiamenti con bancarelle, animazione e musica a costo zero. Sicuramente, è quella musica (di Woodstock) che non andava bene. La decisione della giunta è una scelta politica. In spregio alla divulgazione e alla cultura. All'ottuso non puoi cambiare la genesi, specialmente se dottrinale».

«Per dirla con Frank Zappa: “Censurare e come trattare la forfora con la decapitazione”. Vi lascio con una canzone cantata a Woodstock. Scritta da Steve Stills, eseguita insieme a Crosby, Nash e Young su quel prato, cinquant'anni anni fa. Dice il testo, assai esplicativo: “Quando l'aquila vola insieme alla colomba...ama chi hai accanto”».

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