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Borse di studio, il centrosinistra: «Giù il valore e cancellato il sostegno ai redditi più bassi»

Il centrosinistra unito a Cinisello Balsamo attacca la giunta: «Dopo aver ridotto il valore delle borse, la giunta cancella il sostegno ai redditi più bassi. Nel nuovo regolamento comunale scompare completamente il criterio delle fasce ISEE»

Partito Democratico, Cinisello Balsamo Civica, La Città Giusta e Partito Socialista Italiano denunciano con forza l'approvazione del nuovo regolamento che è stato discusso in consiglio comunale giovedì 30 gennaio e che è andato a modificare in maniera significativa i criteri di assegnazione delle borse di studio.

Il centrosinistra unito attacca la giunta Ghilardi e la critica fortemente per questo nuovo regolamento: «Scelte che avranno come principale conseguenza quella di ridurre i beneficiari delle borse di studio, escludendo le fasce di popolazione in condizioni economiche più svantaggiose e gli studenti nelle classi intermedie, tra i quali maggiore è la necessità di intervenire per sostenere il proseguo degli studi».

Poi il comunicato prosegue: «A pensar male la ragione di questa scelta restrittiva appare soprattutto economica ed è legata alla riduzione delle risorse dedicate a questo tipo di iniziativa, basti ricordare che l’importo unitario degli assegni è passato dai 400/500 euro del bando del 2017 ai 200/250 euro del bando del 2019, ovvero è stato dimezzato dalla giunta Ghilardi».

E ancora: «Invece di incrementare gli stanziamenti per questa iniziativa, il sindaco interviene con un regolamento che, imponendo maggiori restrizioni, punta a ridurre i partecipanti o il numero di borse assegnate».

Il precedente regolamento, secondo il centrosinistra, «aveva il pregio di puntare a sostenere il merito (i punti assegnati alla media scolastica erano massimo 80) e nel contempo di considerare l’impatto del reddito familiare (i punti all’indicatore ISEE erano massimo 20) nella consapevolezza che chi proviene da situazioni economiche più difficili parte svantaggiato».

E poi, «andando a premiare anche gli studenti delle classi intermedie, si interveniva proprio laddove il fenomeno dell’abbandono scolastico è più probabile, ovvero prima della fine della conclusione del ciclo di studi».

L'attacco finale è: «In un contesto di risorse limitate un'amministrazione comunale dovrebbe scegliere di impiegare il denaro pubblico in maniera efficace, considerando le differenze economiche che esistono tra le famiglie, oltre al voto conseguito, e puntando anche su chi il percorso di studi deve ancora concluderlo. La giunta Ghilardi invece si muove nel silenzio per smantellare una iniziativa di valore da sempre apprezzata dai cinisellesi».

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