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Ghilardi attacca "La Città": «Fa politica, non informazione, e uccide l'informazione»

Monta la polemica a Cinisello tra il sindaco Giacomo Ghilardi e lo storico giornale cittadino "La Città", che arriva gratuitamente nelle case dei cittadini cinisellesi. L'ultimo numero, uscito il 29 gennaio, ha scatenato un polverone

Monta la polemica a Cinisello Balsamo tra il sindaco Giacomo Ghilardi e lo storico giornale cittadino "La Città", che arriva gratuitamente nelle case dei cittadini cinisellesi. L'ultimo numero, uscito il 29 gennaio 2019, ha scatenato un vero e proprio polverone, ed è stato accusato dalla maggioranza che guida la città, di faziosità, di pubblicare notizie false e di essere un giornale di partito (centrosinistra).

Al di là delle polemiche che sono andate in scena sul web, il sindaco Giacomo Ghilardi ha impugnato carta e penna e ha scritto una dura missiva rivolta al giornale, che qui pubblichiamo interamente.

«Egregio Direttore, gentile redazione, da qualche tempo mi accade di leggere sulla vostra testata articoli, a mio giudizio, poco generosi nei confronti di questa amministrazione, ma ritengo che con questo numero si sia oltrepassato il limite della correttezza».

«Che la linea editoriale del giornale sposi le posizioni di una precisa parte politica è noto a tutti, tuttavia trovo profondamente riprovevole l'esplicita volontà di attaccare chi sta svolgendo un ruolo pubblico solo perché viene considerato politicamente un avversario da combattere».

«Anche se non è accettabile, posso arrivare a comprendere l'attacco alla mia persona, ma i toni e lo stile utilizzati dal vostro giornale puntano a screditare agli occhi dei cittadini non solo la mia figura, ma anche l'Istituzione che rappresento».

«In questo numero, nelle prime sei pagine, ci sono ben otto articoli di attacco al sindaco a comprovare l'esplicito intento denigratorio sul lavoro dell'amministrazione. L'intento non è certo quello di mettere un bavaglio all'informazione; mi rammarica e mi indigna, tuttavia, constatare come uno dei giornali principali della nostra città, una testata storica come la vostra, che in origine nasce come organo del partito comunista, ma che da un po' di anni si dichiara indipendente, si sia abbassato a tale livello da pubblicare informazioni tendenziose e in alcuni casi contenenti notizie non veritiere».

«Questo non è fare un corretto servizio alla cittadinanza ma è fare politica e disinformazione. Avete deliberatamente scelto di raccontare i fatti in modo fazioso, senza lasciare spazio alla replica. Infatti nessuno della redazione ha provato a mettersi in contatto con il sottoscritto o con l'ufficio stampa per raccogliere la mia posizione sulle circostanze riportate».

«I doveri di informazione, in questo caso, sono stati completamente elusi. Così come il diritto del sottoscritto e dei consiglieri citati sono stati letteralmente calpestati da più mani. Mani che con parole dure e scarsa informazione hanno ucciso l’informazione a Cinisello Balsamo relegandola sul campo della bagarre politica di parte».

«I cittadini di Cinisello Balsamo si meritano un'informazione leale e rispettosa dei fatti, non certo di assistere a uno spregevole gioco di parte da un giornale che arriva nelle loro case».

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