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Gruppo di lettura, l'assessore Maggi: «Un caso sul nulla strumentalizzato da opposizioni»

L'assessore alla cultura Maggi si difende dalle accuse di censura relativamente al gruppo di lettura condotto dal docente Enrico Ernst: «Gli ho chiesto di arricchire la proposta per allargare il pubblico, ma non ha voluto. Considera la lettura dei libri "elitaria"?»

Arrivano a stretto giro le parole dell'assessore alla cultura e all'identità Daniela Maggi sulla polemica nata intorno al gruppo di lettura tenuto dal docente di scrittura creativa Enrico Ernst (un ciclo di 8 incontri  che da qualche anno si tiene presso il centro culturale il Pertini) e a cui ha preso parte l'opposizione (PD e "Cinisello Balsamo Civica).

Così Maggi: «Ancora una volta l'opposizione mostra di non avere elementi su cui argomentare e strumentalizza la vicenda del mancato avvio del gruppo di lettura al Pertini, polemizzando sulla scelta di interromperlo, attribuibile unicamente allo stesso conduttore».

L'assessore racconta: «Al contrario di quanto si riferisce, io non ho mai formulato un rifiuto alla proposta dello scrittore in merito al gruppo di lettura. Quando l'ho incontrato la scorsa settimana gli ho chiesto di arricchire la sua proposta, ampliando i temi presentati, per favorire una maggiore partecipazione di pubblico, visto il numero esiguo di presenze. Ci siamo lasciati con il proposito di valutare le varie opportunità».

Prosegue Maggi: «La risposta è arrivata il giorno seguente dallo stesso Ernst che ha comunicato la sua indisponibilità a mettere in discussione "il metodo, i contenuti e il progetto più generale del gruppo di lettura" dichiarando che la sua era una "posizione netta"».

L'assessore quindi attacca: «Si sta creando un caso sul nulla, anche le forze politiche lo stanno cavalcando, ma si tratta di un pretesto bello e buono per attaccare la mia figura. Evidentemente è lo scrittore ad avere un pregiudizio nei miei confronti, non io nei suoi, se non ha nemmeno voluto mettersi a confronto sulla mia richiesta di allargare le tematiche proposte».

Poi aggiunge: «Spiace oltretutto constatare che si considera la lettura dei libri "elitaria" e si interpreta come forzatura e controllo da parte di un assessore quella che invece era una semplice richiesta di favorire una maggiore partecipazione».

Infine conclude: «Il Pertini è un patrimonio prezioso per la città, aperto a tutti, ma credo che ogni soggetto presente al suo interno debba esercitare il proprio ruolo, gli amministratori devono dare un indirizzo ovvero valutare le proposte affinché siano valide da un punto di vista culturale e possano incontrare il gradimento di un pubblico più vasto».

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