Revoca dei domiciliari per Trezzi, ma per la procura restano gravi indizi di colpevolezza

Revocate le misure di custodia cautelare nei confronti di Siria Trezzi, del marito Roberto Imberti, così come dell'ex assessore Ivano Ruffa e dell'ex consigliere comunale Franco Marsiglia (questi ultimi avevano l'obbligo di firma). Resta invece agli arresti domiciliari l'imprenditore immobiliare Paolo Cipelletti.

Questa è la decisione presa nella giornata di martedì 23 giugno dalla gip del tribunale di Monza Patrizia Gallucci, con la motivazione che tutte le suddette persone si sono dimesse dagli incarichi pubblici e/o politici.

Ma la decisione è stata presa solo per questa motivazione, restano in piedi invece i gravi indizi di colpevolezza (sulla vicenda anche il Comune di Cinisello Balsamo sta pensando di dare vita a una commissione d'inchiesta).

Siria Trezzi, ex sindaca PD di Cinisello Balsamo, si è dimessa dal suo ruolo di consigliere di Città Metropolitana di Milano, Ivano Ruffa si è dimesso da segretario cittadino del Partito Democratico, per Franco Marsiglia invece si è presa la decisione per motivi di salute mentre per il marito della Trezzi, Roberto Imberti, gli arresti domiciliari sono stati revocati perché le accuse nei suoi confronti ("intermediazione" tra l'ex sindaca e l'imprenditore Cipelletti) sono strettamente legate agli incarichi di Trezzi (che si è però dimessa dai suoi ruoli istituzionali).

Nel frattempo Siria Trezzi ha già parlato e si è difesa sostenendo di aver «agito per il bene collettivo».