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Tassa di soggiorno atto secondo, altro buco nell'acqua in consiglio

Lunedì 2 marzo in consiglio comunale è tornata l'imposta di soggiorno, ma è stata nuovamente ritirata. Così Visentin di Ncd: «Amministrazione presuntuosa, situazione imbarazzante»

Incredibile quanto sta accadendo a Cinisello Balsamo: è stata ritirata per la seconda volta la delibera riguardante l’introduzione dell’Imposta di Soggiorno. E’ accaduto durante il consiglio comunale di lunedì 2 marzo: anche questa volta, come già accaduto un mese fa, la delibera non era completa nella sua documentazione.

A raccontarlo ci pensa il consigliere comunale di Ncd Riccardo Visentin: «Non si tratta di meri cavilli burocratici, ma di sostanza. A esempio mancava la relazione, ovvero una spiegazione per cui si intende introdurre questa tassa, oltre che altri adempimenti».

Attacca Visentin: «La situazione è veramente imbarazzante ed è figlia di un modo di procedere molto approssimativo. Come ho già avuto modo di dichiarare, questa amministrazione non mette in primo piano il confronto politico, che è alla base di una buona amministrazione per il bene di tutta la città. Questo permetterebbe sicuramente lavori consiliari più spediti e con risultati ben diversi».

Contestualizza il consigliere comunale: «Una delibera nata molto male, pensata molto prima dell’incontro informativo su EXPO con gli operatori del settore, durante il quale non era stata fatta menzione dell’intenzione di introdurre questa tassa. Una delibera che non ha visto, poi la convocazione di un tavolo di confronto, come previsto dalla Legge, con gli operatori nel momento del tentativo  di introduzione della tassa stessa. La beffa poi dell’incontro con gli operatori durante il quale si dice che era intenzione dell’amministrazione incontrare gli operatori in una fase successiva, quindi a cose fatte».

La discussione è quindi rimandata a giovedì 12 marzo (l'amministrazione ha fretta di farla approvare in tempo per Expo), «sperando che vengano accolti anche una serie di emendamenti già proposti durante la prima fase conclusasi con il primo ritiro di delibera: introduzione di una serie di esenzioni, per  famiglie, turismo scolastico e d’affari, tariffa minima prevista per legge, legare l’introito della tassa a un serio programma di opere e azioni che valorizzino l’offerta turistica della nostra città, insieme a miglioramenti a esempio della viabilità nelle zone prospicienti le strutture ricettive».

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