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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Frova

Manifesti mortuari insoliti a Cinisello, chi sarà stato l'autore?

In città nei giorni scorsi hanno fatto la loro comparsa dei manifesti mortuari come presa in giro del partito cittadino di Rifondazione Comunista, "scomparso" dal consiglio comunale dopo le recenti elezioni

Nei giorni scorsi Cinisello Balsamo è stata "tappezzata" da un avviso mortuario davvero insolito: "Serenamente si è spenta Rifondazione Comunista". Uno scherzo sicuramente, relativo al mancato ingresso in consiglio comunale da parte del partito che ha candidato Nadia Rosa alle recenti elezioni comunali. In città intanto ci si domanda chi sia stato l'autore dello scherzo.

La replica da parte del partito cittadino "colpito dal lutto" non si è fatta attendere ed arrivata una nota della stessa Nadia Rosa: «Pare che dei burloni abbiano, con un gesto neanche troppo originale e piuttosto inflazionato, appiccicato sui muri della nostra città dei manifesti mortuari che annunciavano la dipartita del PRC cittadino».

Continua l'ex candidata sindaco: «Volevo solo ringraziare questi cittadini per aver speso del tempo e del denaro preoccupandosi della stato di salute del nostro Partito. Ma permettetemi anche di rassicurarvi: questa mattina ho visto le mie compagne ed i miei compagni in occasione del consueto GAP e devo dire che mi sembravano piuttosto in salute».

E ancora: «Capisco che però ciò non basti a lenire il vostro dolore e saziare la vostra curiosità e quindi vi invito martedì 25 giugno alle ore 21.00, presso la cooperativa Agricola, in occasione della presentazione pubblica delle osservazioni depositate dal PRC in merito al tanto discusso PGT, così che possiate toccare con mano passione, competenza, serietà e militanza (cose rare nella politica cinisellese, mi rendo conto, ma per fortuna ancora presenti grazie al nostro partito) e sincerarvi della nostra sana e robusta costituzione».

La chiosa della segretaria cittadino del Prc: «Purtroppo il 27 maggio non è morto il nostro Partito, sarebbe stato grave sì, ma nulla al confronto di ciò che invece quel giorno ci ha lasciato: la partecipazione, la speranza in un reale cambiamento».

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