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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Nidi comunali, infiamma la polemica sull'esternalizzazione del nido "Girasole"

La questione nidi sta scaldando gli animi. La polemica è dura tra maggioranza e opposizione, con in mezzo i lavoratori del Comune che protestano tramite i propri rappresentanti sindacali e durante l'acceso consiglio comunale di lunedì 17/12

La questione nidi a Cinisello Balsamo sta scaldando gli animi, politici e cittadini, in questi giorni di freddo inverno e la polemica è dura e cruda tra maggioranza e opposizione, con in mezzo i lavoratori del Comune che protestano sia tramite i propri rappresentanti sindacali, sia direttamente durante il consiglio comunale che si è svolto lunedì 17 dicembre.

La storia è ormai nota, ma quanto è successo durante il consiglio comunale della scorsa sera (qui il video della seduta, ndr) ha scaldato ulteriormente gli animi: la sospensiva della maggioranza dopo le rivendicazioni portate in consiglio, tramite una manifestazione, dalle educatrici, dai dipendenti comunali e dai genitori, e la successiva chiusura del consiglio comunale per mancanza del numero legale (i banchi della maggioranza dopo la sospensiva sono rimasti vuoti).

Le posizioni sono chiare. Da una parte c'è la maggioranza e la giunta comunale che è stato riassunto nel pensiero dell'assessore all'urbanistica Enrico Zonca: «Esternalizzazione di un asilo nido, dopo quella già fatta nel 2015 senza che nessuno battesse ciglio. Io sono l'ultimo che vorrebbe esternalizzare uno dei servizi utili per le famiglie, ma il fatto che ci siano periodicamente educatrici che dopo essere state assunte, dopo un po' di tempo si presentano con un bel certificato medico che dichiara che non possono sollevare pesi superiori ai 5 chili, quindi non possono più fare le educatrici e quindi devono essere trasferite ad altro ruolo nell'amministrazione comunale, fa riflettere».

Poi la frase che ha scatenato la polemica da parte del PD e delle opposizioni in generale: «In questo momento ne abbiamo 11 in queste condizioni, sembra che fare questo lavoro a Cinisello Balsamo sia più usurante che lavorare in miniera, oltretutto questa è una situazione che si ripete continuamente, è già successa per decine di persone in passato».

Consiglio comunale sui nidi cinisellesi

Infine termina Zonca: «Mi pare che un'amministrazione seria non può continuare all'infinito ad assumere persone che dopo poco tempo non sono più idonee all'impiego per cui sono state assunte. Da qui la decisione di esternalizzare, quindi assumere nuove persone in un'azienda pubblica, sulla quale oltretutto Cinisello Balsamo è Comune capofila, e proseguire con le assunzioni nei settori che ci siamo impegnati a potenziare. Le educatrici con limitazioni non verranno né licenziate né spostate d'imperio. Lo hanno chiesto loro».

Per il PD invece questa scelta è direttamente collegata al potenziamento dell'organico della polizia locale che, per volontà della giunta, sarà operativa h24 sul territorio cinisellese. Così il capogruppo Andrea Catania: «L'esternalizzazione di ulteriori nidi in IPIS porterà ad un abbassamento della qualità del servizio e dell'offerta pedagogica che non sarà più direttamente controllabile dall'amministrazione comunale. L'obiettivo di questa giunta è piuttosto chiaro: investono tutto sulla promessa securitaria fatta in campagna elettorale programmando l'assunzione di 20 agenti di polizia locale in tre anni».

Prosegue il PD: «come contrappasso andranno a tagliare pesantemente i servizi socio-educativi rivolti a tutta la cittadinanza. Siamo fortemente preoccupati per il rischio di perdita di professionalità della educatrici comunali e siamo quindi solidali con la protesta di sindacati e lavoratori. Siamo altrettanto preoccupati per le famiglie cinisellesi che vedranno, nel tempo, ridurre la qualità dei servizi educativi che da sempre sono riconosciuti come un'eccellenza assoluta».

Sulla vicenda è intervenuta anche l'assessore alla partita Maria Gabriella Fumagalli: «A luglio, quando sono entrata in carica nella nuova giunta, ho preso consapevolezza di una realtà che ormai è diventata prassi rispetto alle educatrici e al personale ausiliario dei nidi e al loro ruolo all'interno dell'amministrazione comunale: la periodica certificazione del medico del lavoro che attesta svariate limitazioni rendendo necessaria altre collocazioni all’interno degli uffici comunali. Certificazioni che sono state attestate anche quest’anno».

Prosegue Fumagalli: «E’ chiaro che non possiamo permetterci di effettuare nuove assunzioni nei nidi a discapito di altri uffici. Si deve inoltre tenere presente che i dipendenti da ricollocare devono essere formati da zero non avendo competenze negli altri settori della pubblica amministrazione. La decisione di affidare un nido ad IPIS, di cui il Comune di Cinisello Balsamo è socio capofila (non si può quindi parlare di privatizzazione), è dettata da criteri di razionalità e organizzazione, senza che venga meno la qualità. Una scelta, peraltro, già effettuata dalla precedente amministrazione con un nido, come previsto dalla delibera di Consiglio Comunale n.51 del 2016».

E ancora: «L’amministrazione comunale sta implementando una figura di riferimento pedagogico a più livelli che avrà il compito di coordinare tutte le azioni pedagogico-educative del sistema nidi, questo ruolo da supervisore andrà a rinforzare il piano formativo comune di tutti i nidi (IPIS, a gestione diretta, e accreditati). In questo modo si garantisce la continuità di un percorso pedagogico e soprattutto l’eccellenza di un servizio che ci vedrà a capo di un ambizioso progetto».

Poi termina: «Volevo inoltre ribadire il concetto che non ci saranno né spostamenti forzati verso gli uffici, né licenziamenti né trasferimenti ad Ipis per il personale e che comunque la nostra priorità è rivolta a garantire il benessere dei bambini e delle loro famiglie che vengono prima di qualsiasi pretesa da parte del personale».

L'ex sindaco Siria Trezzi attacca la giunta e il primo cittadino Giacomo Ghilardi: «Le lavoratrici e i lavoratori del Comune sono venuti in consiglio per manifestare la loro contrarietà all'esternalizzazione del nido Girasole e per chiedere la riapertura delle trattative. Il presidente del consiglio comunale, dopo la riunione dei capigruppo con una rappresentanza dei lavoratori, al rientro in aula, si è assunto l'impegno di proporre al sindaco, che ha anche la delega al personale, la riapertura delle trattative».

Trezzi racconta: «Mentre intervenivano i capigruppo di opposizione, i consiglieri di Lega e Forza Italia sono usciti dall'aula. Il sindaco non è mai rientrato. Il vice presidente del consiglio, imbarazzato, ha preso atto che la maggioranza ha abbandonato il consiglio ed ha sciolto la seduta. Questa è la concezione del dialogo di Giacomo Ghilardi, della sua giunta e della sua maggioranza: "O mi date ragione e mi fate fare un selfie, o io non ascolto". Una serata vergognosa. Un affronto ai lavoratori del suo ente, che il sindaco del dialogo non ha degnato della sua presenza in aula e non ha ascoltato. Un'offesa per il consiglio comunale e per tutta la città».

Anche il capogruppo del PD Catania incalza: «Sono senza parole. Al di là del merito della questione, è un atteggiamento arrogante e sbagliato. Da parte di un sindaco che ha fatto del dialogo la sua parola d’ordine sembra quasi una barzelletta. Ma non è la prima e purtroppo temo non sarà l’ultima volta. Questo è il loro modo di intendere il potere. O con me o contro di me. Ma Cinisello Balsamo è migliore di così e non si lascerà intimidire».

Infine è arrivato un comunicato congiunto firmato da quattro partiti della maggioranza (Lega, La Tua Città, Forza Italia e Noi con L'ITALIA): «A seguito della riunione dei capigruppo che si è svolta ieri a margine del Consiglio comunale, durante la quale è stata ascoltata la posizione dei sindacati sulla vertenza sui nidi comunali, la maggioranza intende ribadire quanto segue: in merito alla ricollocazione delle educatrici con limitazioni o parziale abilità in altre attività, non vi è alcuna discrezionalità né da parte del datore di lavoro né da parte del lavoratore».

Prosegue il comunicato: «Infatti, il datore di lavoro ha l'obbligo (e non facoltà) di destinare il lavoratore ad attività compatibili con la limitazione certificata dal medico del lavoro a seguito delle obbligatorie e periodiche visite del personale. Anche nel caso di mantenimento del nido a gestione diretta, le educatrici con limitazioni dovranno essere obbligatoriamente ricollocate all'interno dell'organizzazione comunale».

E ancora: «Ciò comporterebbe la necessità di assumere un numero di educatrici corrispondente a quelle ricollocate, riducendo in questo modo la possibilità assumere altro personale da destinare ad altri settori. L'affidamento del nido la Trottola ad Ipis, deciso con le medesime modalità e motivazioni dalla precedente amministrazione è avvenuto con successo e ha dato riscontri positivi. Questa scelta non è andata a discapito della qualità del servizio e dell'offerta pedagogica e l'amministrazione comunale non ha in alcun modo perso il “controllo” del servizio».

Poi chiude: «Come si è deciso nel 2016, la supervisione, il piano di formazione e il coordinamento pedagogico rimane in capo al Comune. Non avverrà alcun taglio dei servizi educativi, così come non è avvenuto nella precedente esperienza. Esternalizzazione non vuol dire “privatizzazione”, la gestione pubblica del servizio rimane pubblica, essendo condotta da un'azienda pubblica (Ipis) direttamente controllata dal Comune. Le ipotesi di “licenziamenti” o di “trasferimento forzato” ad Ipis non hanno alcun fondamento, né di natura tecnica, né politica».

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