Pgt da "ottobre rosso". Tempo fino al 24, rischio ostruzionismo
Inizia col piede sbagliato il lungo ottobre del "Pgt" visto che su infiammano già le polemiche tra maggioranza e opposizione. Il Pgt deve essere approvato il 24 ottobre e serve un tour de force
Inizia col piede sbagliato il lungo ottobre del "Pgt" visto che su infiammano già le polemiche tra maggioranza e opposizione.
Il "Piano del Governo del Territorio" deve essere approvato il 24 ottobre e ciò costringe l'amministrazione comunale a un tour de force contro il tempo.
Questo perché il Pgt è stato portato in aula nella scorsa legislatura capeggiata da Daniela Gasparini, ma poi c'è stato il "blocco" causato dall'interregno del commissariamento del Comune. I lavori comunque sono andati avanti con le osservazioni presentate e le controdeduzioni. Ora quindi, bisogna rispondere alle richieste pervenute, ma il tempo stringe.
Ecco così l'attacco del MoVimento 5 Stelle tramite il consigliere Fabio Scalzotto: «Per l'approvazione di un Pgt cementificatorio così insensato che ci sono voluti 7 anni per portarlo alla sua fase finale il consiglio comunale e la commissione territorio verranno blindate per 2 settimane con sessioni di lavoro a oltranza e di durata triplicata rispetto alla norma».
E ancora: «I tempi e il numero di interventi e delle sospensive saranno ridotti e il consiglio esautorato delle delle sue prerogative: non permetteranno neanche i sub-emendamenti. Forse gli interessi economici dei costruttori valgono più dell'interesse dei cittadini».
A fare da contraltare ci pensa l'assessore Ivano Ruffa: «La discussione non è nè vietata nè ridotta. Semplicemente si chiederà uno sforzo e un impegno più intensivo del consiglio comunale e delle commissioni perché i tempi stringono e bisogna approvare il Pgt entro il 24 ottobre».
Prosegue: «Non approvarlo non significa essere a favore o contro determinate scelte. Significa scegliere di non dotare la città dello strumento urbanistico e significa bloccare tutto, ogni sviluppo, ogni singola modifica, ogni crescita o cambiamento, che non significa solo case e costruzioni, ma anche verde, parchi, servizi, commercio, produttivo, e lavoro».
Nella polemica si insinua anche l'ex consigliere di opposizione Riccardo Malavolta: «Il Pd di Cinisello e in particolare l'ex sindaco hanno grosse responsabilità su questo ritardo. Questi sono i casi in cui si deve fare opposizione dura (ostruzionismo): quando si limita la libertà del consigliere, il consigliere se la deve riprendere».