ACAB sul murales, Catania: "Nessun insulto a polizia, opera incompleta, sarà modificata"
L'organizzazione spiega: "L'artista in questione ha scelto di riproporre in una versione esteticamente bella quanto già scritto sul muro. Il suo intento è stato quello di rinforzare il concetto che il bello nasce ovunque, anche là dove c'è una scritta offensiva"
Arriva a stretto giro la risposta dell'amministrazione comunale dopo la polemica montata nel weekend dalle opposizioni in coro che hanno coperto con uno striscione il murales in Largo Milano (rione Crocetta). Da una parte c'è stata la denuncia iniziale di Giacomo Ghilardi (Lega Nord), poi la lista civica Cittadini Insieme (Zonca e Scaffidi) ha analizzato il regolamento e ha mostrato tutte le lacune che hanno portato alla polemica, infine Riccardo Visentin (Il Popolo della Libertà" ha parlato di "Vergognoso scarabocchio".
Ora a replicare sono da una parte l'assessore alla cultura Andrea Catania e uno degli organizzatori del festival di street art Giacomo Forello.
Andrea Catania spiega: "L'opera è incompleta e quella parte sarà modificata. Era già in programma. Nessuna intenzione da parte di nessuno di insultare le forze dell'ordine a cui deve andare il nostro sostegno. Capisco la vena artistica e la buona fede, ma non possono esserci equivoci".
Conclude Catania: "Chiudiamo questa parentesi su un progetto che nel complesso ha avuto un impatto positivo ed è stato reso possibile grazie a tanti volontari e alla disponibilità dei cittadini. La direzione è già stata decisa e tutto sarà risolto in pochi giorni".
Pierpaolo Forello racconta: "C'è scritto ACAB. Lo so, abbiamo organizzato noi il festival con tanta fatica, tanti volontari e 10 artisti provenienti da tutta Italia. Artisti di fama internazionale. Non abbiamo chiesto agli artisti opere su commissione, ma di regalarci loro opere liberamente".
Qui sotto il video della presentazione della street art in Crocetta
Prosegue Forello: "L'artista in questione ha scelto di riproporre in una versione esteticamente bella quanto già scritto sul muro. Il suo intento è stato quello di rinforzare il concetto che il bello nasce ovunque, anche là dove c'è una scritta offensiva".
Ecco cosa succederà: "Detto questo, notata la possibilità di equivoci, nonostante gli intenti di riflessione dell'artista (l'arte fa questo, provoca, fa discutere, riflettere) siamo già d'accordo con la galleria d'arte che ha curato la direzione artistica per completare l'opera e modificare quella parte. Cosa già programmata e che avverrà nei prossimi giorni".
