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Il sindacato di polizia locale: «Senza armi, è stato di agitazione»

Inevitabile e drastica è arrivata la decisione del sindacato di polizia locale di Cinisello (il Sulpm) che, dopo la dura risposta dell'amministrazione comunale alle ultime richieste, ha proclamato lo stato di agitazione

Inevitabile e drastica è arrivata la decisione del sindacato di polizia locale di Cinisello Balsamo (il Sulpm) che, dopo la dura risposta dell'amministrazione comunale cittadina alle ultime richieste del sindacato, ha proclamato lo stato di agitazione.

Con la messa in atto dello stato di agitazione del corpo della polizia locale cinisellese, c'è anche la richiesta scritta al Prefetto di Milano di convocare le parti in causa (sindacato e amministrazione comunale) per provare ad arrivare a una conciliazione.

La protesta del sindacato verte tutta sulla richiesta di dotare di armi da fuoco la polizia locale in uno scontro con l'amministrazione cinisellese che non vuole concedere le pistole ai poliziotti del proprio distretto.

Comunicato stato di agitazione polizia locale

Per il sindacato la concessione dell'arma «è doverosa e improcrastinabile», e aggiunge che «se gli operatori di polizia locale sono dotati di "giubbotto antiproiettile", significa che è stato valutato concreto e non solo meramente ipotetico il rischio che gli stessi possano essere attinti da colpi da arma da fuoco nell’espletamento del loro servizio».

Il comunicato, firmato dal segretario provinciale Sergio Bazzea e dal segretario provinciale Alessandro Bottari, prosegue con l'annuncio dello stato di agitazione e la richiesta «alla prefettura di Milano di convocare le parti con cortese sollecitudine, al fine di svolgere il tentativo di conciliazione».

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