rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via XXV Aprile

Trezzi: «Menegardo forse voleva fare l'assessore con Zonca?»

Nel consiglio comunale di ieri sera, mercoledì 25 luglio, è andato in scena il "J'accuse" al sindaco Siria Trezzi da parte dei partiti di minoranza. Siria Trezzi nella sua risposta ha parlato di Menegardo, dei finanziamenti di Uniabita e del sindaco ombra

Nel consiglio comunale di ieri sera, mercoledì 25 luglio, è andato in scena il "J'accuse" al sindaco Siria Trezzi da parte dei partiti di minoranza riguardo al caso Menegardo. Gli interventi più decisi sono stati quelli dei consiglieri Enrico Zonca (Cittadini Insieme) e Riccardo Visentin (Pdl). Molto più pacato e conciliatore il vice presidente del consiglio comunale Ciro Cesarano (Pdl). Massima fiducia invece è stata ribadita da Pd, Sel e lista civica "Cinisello Balsamo Civica".

L'intervento che tutti aspettavano comunque è quello di Siria Trezzi e ve lo riportiamo nella sua interezza: «Ci sono due livelli di pensiero. A livello personale sono ferita dalle modalità usate da Mattia Menegardo per segnare una rottura politica. Aveva altre occasioni, altri luoghi (come la sede di partito e il consiglio comunale) per portare avanti le sue rimostranze».

Continua Trezzi: «A livello politico invece, se le motivazioni del gesto di Menegardo sono politiche, devo dire che per un politico è d'obbligo giocare il proprio ruolo fino alla fine, nell'interesse della politica: questo è quello che non ha fatto Menegardo».

Ancora: «Se Menegardo ha avuto un sentimento livoroso nei miei confronti, allora i modi che ha usato sono giusti. Ma se dalle Primarie c'erano delle questioni aperte bisognerebbe capire perché ha accettato di entrare nella rosa di nomi per diventare capolista di Sel prima e assessore dopo. Fosse pensava di fare l'assessore di Enrico Zonca in giunta?».

Siria Trezzi continua decisa: «La politica impone coerenza, tenacia e determinazione. Se no, non si è credibili e politicamente affidabili. Dietro a questa rottura ci sono motivazioni immature politicamente e non consone al percorso politico fatto da Menegardo».

Il sindaco chiude la prima parte del suo intervento: «Avrei voluto che fosse venuto a dirmi certe cose guardardomi in faccia. Secondo me comunque è una questione solamente di carattere personale. Menegardo con me ha condiviso una storia e mai avrei pensato covasse questo modo di fare».

A seguire Trezzi risponde alle accuse della minoranza, partendo dai contributi delle cooperative per la campagna elettorale: «Sono in coscienza assolutamente tranquilla e serena. Non ho nulla da nascondere e verranno pubblicati a breve i bilanci delle spese della campagna elettorale, che è stata non dispendiosa e contenuta. I contributi ricevuti dal partito sono legittimi, si può certamente discutere sull'opportunità politica di averli accettati, ma questo non è un motivo di rottura così rancorosa».

Termina il punto il sindaco: «I contributi di Uniabita, leciti e legittimi, ci sono sempre stati per tradizione nella campagna elettorale del centrosinistra. Uniabita fa parte del movimento cooperativo di valore sul territorio».

L'ultimo punto tocca il sindaco ombra, che nessuno dei consiglieri che hanno preso parola ha voluto nominare nel nome reale: «Il nome del sindaco ombra lo faccio io: è Roberto Imberti, il mio compagno. L'ombra in politica è un brutto luogo retorico diffuso da sempre, soprattutto dietro le donne. Ma quante ombre troveremmo dietro molti rappresentanti della politica? Sotto questo punto di vista sono sempre stata di una trasparenza inevocabile: ho una relazione con lui, ma ciò non toglie che i rapporti personali sono una cosa e la politica è un'altra».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trezzi: «Menegardo forse voleva fare l'assessore con Zonca?»

MilanoToday è in caricamento