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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Martiri Palestinesi

Via M.Palestinesi, Trezzi: «Metteremo la data per evitare equivoci e spiegare il contesto»

In merito alla polemica sollevata dall'associazione "Keren Hayesod Italia Onlus" il sindaco di Cinisello Balsamo risponde: «Aggiungeremo la data sulla targa per evitare equivoci e spiegare che si fa riferimento alla strage di Sabra e Chatila»

«Nessuna motivazione antisemita e discriminatoria nella scelta toponomastica di intitolare una via cittadina ai Martiri Palestinesi». E' questa la risposta del sindaco Siria Trezzi alla polemica sollevata da Andrea Jarach, presidente di Keren Hayesod Italia Onlus, secondo il quale il nome della via celebrerebbe i terroristi e non i martiri.

Un polemica che in pochi giorni ha fatto il giro del web e che il sindaco di Cinisello Balsamo vuole subito sedare: «La decisione risale all'ottobre del 1982 quando era sindaco Virgilio Canzi; fu proposta dalla commissione toponomastica e votata all'unanimità da tutte le forze politiche in consiglio comunale sull'onda emotiva provocata dal massacro di Shabra e Chatila avvenuto qualche settimana prima, tra il 16 e il 18 settembre 1982 a danno di migliaia di civili».

Prosegue il sindaco: «Un episodio che suscitò forte clamore e sdegno e scosse molte coscienze. In quel periodo si decise di intitolare tre nuove vie a personaggi illustri e una a un episodio di drammatica attualità».

Trezzi continua la sua replica: «Comprendo bene che il termine “martire” è improprio, ma va contestualizzato. Ci stiamo riferendo a una scelta di 30 anni fa, allora non ci si riferiva certo al termine Shahid, con il quale negli anni si sono definiti i combattenti/attentatori suicidi palestinesi».

Sul da farsi il sindaco spiega: «Valuteremo cosa fare. Ma non è semplice cambiare il nome a una via in cui risiedono oggi 516 persone ed è in fase di assegnazione un nuovo complesso edilizio. La sostituzione comporterebbe un disagio e un danno economico per gli abitanti. Una soluzione potrebbe essere quella di aggiungere la data della strage per evitare ogni equivoco».

Qualche sassolino Trezzi se lo leva: «Siamo in ogni caso disponibili a un incontro per trovare insieme un accordo, invitiamo l'associazione a un confronto, anche se ci saremmo aspettati altre modalità di comunicazione e non un attacco scatenato sul web».

Chiude la prima cittadina: «La nostra città ha sempre dimostrato di essere rispettosa. La presenza di un istituto scolastico dedicato ad Anna Frank, i monumenti, le pietre commemorative a tutti deportati e i numerosissimi incontri di riflessioni proposti anche in occasione del "Giorno della Memoria" attestano la nostra attenzione e premura nei confronti del popolo ebraico».

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