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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Frova

Zonca: «Aumenti di Atm e raggiro biglietto unico. Complimenti!»

E' forse l'ultima bordata del consigliere comunale Enrico Zonca di "Cittadini Insieme" prima del riposo di agosto: l'ex candidato sindaco torna a parlare di temi a lui cari come quelli del costo del biglietto Atm, della Città Metropolitana e del biglietto unico

E' forse l'ultima bordata del consigliere comunale Enrico Zonca di "Cittadini Insieme" prima del riposo di agosto: l'ex candidato sindaco torna a parlare di temi a lui cari come quelli del costo del biglietto Atm, della Città Metropolitana e del biglietto unico.

Così Zonca: «Il primo atto della giunta del sindaco di Milano Giuliano Pisapia del 2011 fu l'aumento del prezzo del biglietto ATM da 1 a 1,50 euro. Un aumento del 50% che alimentò qualche timida polemica ma fu "assorbito" con una certa facilità dal neosindaco. L'obiettivo era incentivare i cittadini a sottoscrivere gli abbonamenti mensili, una sorta di "tariffa prepagata" che avrebbe permesso di introitare più denaro in anticipo rispetto ai servizi forniti».

Continua Zonca: «Questa decisione, associata all'aumento dell'ingresso in Area C a 5 euro, ha portato inevitabilmente gli utenti a scegliere gli abbonamenti. Nel 2012 c'è stato un ritocco anche delle tariffe degli abbonamenti per l'hinterland, che hanno interessato direttamente i cittadini di Cinisello Balsamo, ovviamente col silenzio-assenso di tutti i politici vicini a Pisapia».

La stoccatina a Maran: «Veniamo a conoscenza che l'assessore ai trasporti di Milano Pierfrancesco Maran, colui che un mese fa venne a Cinisello Balsamo a sostenere la candidatura di Siria Trezzi, ma non sapeva nemmeno qual era il costo del biglietto da Cinisello Balsamo a Milano e che sul biglietto unico glissò tutte le risposte, si sta adoperando per aumentare il costo degli abbonamenti da lui e dal suo sindaco così fortemente sponsorizzati».

Sempre Zonca: «Da 30 a 36 euro al mese, un bel 20% secco. La ragione? Semplice. Con l'aumento degli abbonati, si sono ridotti gli introiti per ATM per circa 3 milioni di euro all'anno, e quindi bisogna "riequilibrare" i conti. Ma questa operazione porterà nelle casse di palazzo Marino non 3, ma 30 milioni di euro».

Sul biglietto unico: «Ovviamente di biglietto unico non se ne parla proprio, come di abbonamento unificato. Ma proprio in previsione della costituzione della Città Metropolitana di Milano, quale miglior primo passo sarebbe se non istituire proprio una tariffa unica per muoversi in tutta la città metropolitana? Evidentemente questi sono solo slogan da campagna elettorale».

Zonca è un fiume: «Invece, dopo aver rincarato i biglietti e l'ingresso in Area C, poi ci si lamenta che molti scelgono l'abbonamento e che quindi "risparmiano", ma pagano un servizio in anticipo. La difesa? "Gli abbonamenti sono fermi da 10 anni". Sì, ma non si tiene conto che moltissimi mezzi di ATM hanno molto più di 10 anni e sono abbondantemente ammortizzati, e anche l'apertura della nuova linea metropolitana non può essere una valida ragione per aumentare del 20% il costo degli abbonamenti, perché queste linee sono state programmate da decenni e questi investimenti non devono essere pagati dagli abbonati di Milano e dell'hinterland».

E' un vero raggiro per Zonca: «Prima "disincentivare" l'uso del mezzo privato e aumentare il prezzo del biglietto singolo, e poi, constatato che gli introiti diminuiscono, allora decidere di aumentare il costo per coloro che hanno scelto proprio ciò che la giunta di Milano voleva perseguire».

Si torna a Cinisello: «Purtroppo in Italia c'è un fatalismo che impedisce alla gente di ribellarsi alle scelte sbagliate: si giustifica tutto, c'è sempre la spiegazione apparentemente logica, ma in questo caso è veramente sbagliata. Sia per la modalità sia per le cifre in gioco. E tutto ciò allontana sempre più il tanto enfatizzato biglietto unico per i cittadini di Cinisello Balsamo, i quali avranno l'ennesima cattiva notizia al rientro dalle vacanze, per chi se le potrà permettere».

Zonca guarda al Brasile: «Purtroppo in Italia non impariamo nulla da ciò che succede nel mondo. In Brasile, a causa dell'aumento di 20 centesimi di reais (6 centesimi d euro) sul biglietto di trasporto pubblico, la gente si è ribellata in modo deciso e il movimento popolare ha costretto il governo a rivedere le sue decisioni».

La chiusura finale: «Saranno capaci i milanesi e i cinisellesi di fare altrettanto? Pensiamo proprio di no. E continueremo a sentire comizi su finte battaglie sul biglietto unico, sul trasporto nella Città Metropolitana e sul fatto che "almeno l'aumento ISTAT è necessario". Un aumento prima del 50% sul biglietto e ora del 20% sull'abbonamento. Complimenti! Avanti così, tanto c'è sempre qualcuno che è costretto a pagare, se vuole continuare a tenersi stretto uno straccio di posto di lavoro o frequentare una scuola o l'università a Milano».

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